Fauna
La
fauna del Parco è una della componenti più importanti a livello conservazionistico. Il Parco del Taro è stato designato come
Zona di Protezione Speciale (ZPS) e per questo rientra tra i Siti d'Importanza Europea della
RETE NATURA 2000. Il riconoscimento è dovuto alla presenza di habitat che ospitano oltre
250 specie di avifauna migratoria e alla consistenza di alcune popolazioni che sono elencate nella Direttiva 79/409 CEE Uccelli. Lungo la valle del Taro infatti, gli uccelli presentano una significativa rotta di migrazione e molti di questi si fermano a nidificare, come la Garzetta, la Nitticora, la Sterna comune, l'Occhione e il Topino.
Numerosi sono i mammiferi, per molti dei quali il Parco rappresenta un importante corridoio di diffusione dalla montagna verso la pianura.
Nel fiume, dove l'acqua scorre veloce sui fondali di ghiaia e sabbia, vivono varie specie ittiche tipiche del tratto medio dei corsi d'acqua emiliani tributari del Po come i ciprinidi barbo, lasca e cavedano.
Tra gli anfibi, osservabili soprattutto ai margini del corso principale del fiume dove l'acqua scorre lentamente o ristagna, abbondano rane verdi, rospo comune e smeraldino, raganella, tritone crestato e punteggiato.
Tra i rettili sono segnalati la testuggine palustre, la comune natrice dal collare che spesso si lascia scorgere mentre nuota alla ricerca di prede e la meno consueta biscia tassellata più strettamente legata all'ambiente acquatico.
Anche il microcosmo è ben rappresentato:
- numerosi Lepidotteri, circa 309 specie di falene (quasi il 16% della popolazione nazionale) e 100 specie di farfalle, per le quali è stato realizzato un vero e proprio giardino con piante adatte alle loro esigenze, dotato di un percorso per la visita di circa 1 Km.
- tra le specie importanti anche dal punto di vista conservazionistico vi sono: lo scarabeo Eremita odoroso; la farfalla Zerinzia, tutelata per la sua scarsa presenza a causa della rarefazione degli ambienti umidi; il Cervo volante, il cui adulto si può osservare in volo da Luglio a Settembre; la Sfinge dell'Olivello spinoso, farfalla crepuscolare e notturna recentemete ritrovata nel Taro ritenuta invece scomparsa in Emilia Romagna.
- I ragni (Aracnidi) sono anch'essi ben rappresentati: attraverso uno studio sono state individuate160 specie, appartenenti a 24 famiglie distribuite nei vari ambienti del parco come le zone umide, gli arbusteti, il sottobosco ripariale, il greto e i terrazzi.
I ragni del Parco del Taro ricerca del Dr. Daniele Giovannelli (1827Kb)
Anfibi e rettili (25Kb)
Fauna ittica (29Kb)
Mammiferi (8Kb)
Avifauna del Parco
Airone cenerino
(foto di Antonio Arnanno)
Testuggine palustre
(foto di Giuliano Gerra)
Zerynthya polyxena
(foto di Fabio Fornasari)