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Riserva Naturale Torrile e Trecasali
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Storia dell'Oasi e della Riserva

L'idea di dar vita ad un'oasi naturalistica nacque dalla scoperta, da parte di un gruppo di appassionati ornitologi parmensi, nel 1977 di due coppie nidificanti di Cavaliere d'Italia nelle vasche di lagunaggio dello stabilimento Eridania di San Quirico, nei pressi di Torrile. La specie era allora molto rara nel territorio italiano e le coppie individuate erano le uniche nidificanti in provincia di Parma.

La consapevolezza che un repentino innalzamento dell'acqua nelle vasche o il loro mancato svuotamento, producevano seri problemi nella riproduzione della specie, fece maturare il desiderio di creare in un'area contigua, una nuova zona umida a disposizione dell'avifauna legata a questo tipo di ambiente.
L'Eridania concesse alla LIPU di Parma, in comodato gratuito, i primi 8 ettari di terreno, sui quali cominciò a prendere forma il primo progetto italiano di realizzazione di una zona umida completamente artificiale.
Nel 1987 il primo scavo fu finanziato con l'argilla estratta, grazie ad un accordo con una vicina fornace del Gruppo Sereni, che in cambio eseguì il modellamento della zona umida. In un anno di lavoro furono estratti diversi m³ di argilla e ne furono movimentati altri, in modo da creare isole e batimetrie diversificate.
Poi iniziarono le piantumazioni di vegetazione palustre, ripariale e boschiva: 30.000 piante in un anno.

Per facilitare la fruizione dell'oasi ed evitare di recare disturbo alla fauna, vennero realizzati camminamenti in legno, capanni per l'osservazione e installati pannelli esplicativi.

Nel 1988 l'Oasi di Torrile fu inaugurata alla presenza del Ministro dell'Ambiente, e nell'occasione furono liberati un airone Rosso e una spatola, curati nei centri di recupero dell'Associazione.

L'anno successivo venne allagata un'area di un ettaro, adiacente alla prima vasca; nel 1991 una nuova concessione da parte di Eridania consentì un ampliamento di 4 ettari dell'Oasi.
Nel 1992 La LIPU acquistò un podere di 8 ettari attiguo ai canali Lorno e Galasso e l'anno successivo un nuovo ampliamento di una decina di ettari diede forma al nucleo dell'Oasi attuale.

Nel 1997 la Provincia di Parma ha approvato la creazione di un'oasi faunistica di 282 ettari.
Verso la fine degli anni novanta e nel primi anni del 2000, grazie ai contributi di fondazioni ed aziende parmensi, l'oasi si è dotata di un grande parcheggio, di un centro visite, di aule didattiche, di una nuova pavimentazione in polvere di frantoio per la maggior parte dei camminamenti, oltre alla manutenzione, ampliamento e miglioramento della zona umida.

Dopo la creazione di una IBA (International Bird Area) e di una ZPS inserita nella Rete Natura 2000, si è arrivati, nel luglio 2010, all'istituzione della Riserva regionale.

L'area prima della realizzazione dell'Oasi
(foto di Archivio LIPU)
Un momento dell'inaugurazione del 1988
(foto di Archivio LIPU)
Uno dei capanni
(foto di Archivio LIPU)
Specchio d'acqua
(foto di Archivio LIPU)