Come si raggiunge A metà strada tra Fornovo e Medesano è situato il centro di Felegara: al semaforo si devia verso il Taro, si prosegue sul rettilineo asfaltato, imboccando la breve sterrata che termina poco oltre il sottopasso ferroviario in un piccolo piazzale di sosta.
Cosa si può osservare
L'accesso sovrasta di alcuni metri l'alveo del fiume e permette una visione panoramica sulle sinuosità dei rami d'acqua attivi che si intrecciano e con profonde anse vanno a lambire le rive. Gran parte dell'acqua non scorre tuttavia in superficie, ma s' infiltra in profondità tra la ghiaia, a formare un sistema di falde sotterranee che va ad alimentare le riserve idriche per il fabbisogno civile, agricolo e industriale. Fitte boscaglie di salici, pioppi e robinie, si sviluppano sui suoli più umidi, queste a poco a poco sfumano in macchie arbustive laddove il terreno sabbioso è più asciutto, infine isolati cespugli punteggiano le praterie aride degli antichi terrazzi delle alluvioni quaternarie ormai nettamente pensili. Questo ambiente ospita vistose fioriture di orchidee selvatiche: la più precoce è la morio, poi le ofridi con i loro petali vellutati, quindi la fragrante coriofora, infine l'orchidea piramidale e il singolare Himantoglosso i cui fiori somigliano a turbanti avvolti a cappuccio da cui pendono sottili nastri attorcigliati. Il sentiero si dirama in due direzioni. Si può scegliere di visitare il percorso botanico che si sviluppa in prossimità dell'area di sosta attrezzata, quindi si può prolungare la camminata fino al ponte ferroviario. Il rientro si compie sullo stesso tracciato, ma è sempre possibile osservare qualcosa di nuovo che all'andata non era stato colto.