Parchi del Ducato
Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale
Parco Fluviale del Taro
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Sentiero Giarola

Itinerario 1

A piedi         Elevato interesse: flora Elevato interesse: fauna Elevato interesse: panorama 
  • Tempo di percorrenza: 1 ora 30 minuti
  • Difficoltà: facile
  • Lunghezza: 2 km

Come si raggiunge
Dall’abitato di Collecchio, si prosegue sulla SS 62 e si supera l’indicazione di località Pontescodogna; si devia a destra dove c’è il cartello del Centro Parco Corte di Giarola.
Giunti di fronte all’edificio si parcheggia sulla sinistra e si prosegue a piedi lungo la carraia che discende tra il campo e gli edifici rurali adiacenti il bastione perimetrale della Corte.

Cosa si può osservare
Il visitatore incontra subito tre grandi alberi di bagolaro che emergono dalle rovine murarie. E' impossibile non soffermarsi ad ammirare la loro magnificenza ed imponenza come a contemplare due vecchi saggiche tante ne hanno viste ma che sono ancora lì a testimoniare che saper conservare il territorio significa anche poter diventare eredi di tesori pregevoli come questi. Messi a dimora da tempo immemore circa 250 anni, hanno disperso una miriade di frutti da cui sono nate generazioni di piantine che oggi vegetano nell’attiguo complesso forestale.
Si giunge quindi alla presa del Naviglio che deriva da secoli le acque del Taro. Il tragitto si inoltra nel bosco e rimane a lungo sotto la volta arborea, costeggiando il sinuoso percorso del canale artificiale.
All’inizio della primavera il sole raggiunge il terreno dando vita ad un aromatico tappeto di viole; quando invece le foglie sono ormai cresciute, aumenta la penombra e l’umidità, nascono allora diverse specie di funghi e cominciano i richiami d’amore di tante specie di uccelli canori. Il fondo del sentiero coincide a tratti con antichi manufatti idraulici, i gabbioni, utilizzati per contrastare l’azione erosiva dell’acqua. Sopraggiunti alla carraia si esce allo scoperto e si attraversa una splendida macchia con arbusti pieni di fioriture.Il ritorno verso il punto di partenza si avvicina al fiume, controllando con attenzione, può capitare di scorgere l’occhione, il fantasma del greto.

Corte di Giarola
Corte di Giarola
(foto di PR Taro)