Facile e breve itinerario adatto a tutti che permette di toccare con mano due esempi di interazione tra uomo e natura nell'alta val Parma: lo sfruttamento dell'acqua a fini idroelettrici e la coltivazione di una piana di origine glaciale.
Dal campo sportivo di Bosco di Corniglio si sale dapprima in asfalto e quindi su sterrata alla località Tragiara. Si ritrova l'asfalto per un paio di tornanti fino ad una sbarra. Superata a piedi la sbarra la salita aumenta ma presto si svolta a sinistra in discesa facile su una larga forestale. Con un tornante a sinistra si scende velocemente al Ponte del Cogno (acqua).
Attraversata la provinciale si prosegue su carrabile sterrata per alcuni metri, superata una maestà si svolta a destra sulla condotta forzata in cemento e si prosegue in piano fino al suo termine. Qui è possibile visitare poco a monte della presa d'acqua il tunnel nella roccia da cui fuoriesce una copiosa cascata d'acqua. E' l'acqua del Parma di Badignana che viene convogliata nel Parma di Francia per venire a sua volta convogliata al Ponte del Cogno nel Parma del Lago Santo e quindi alle centrali idroelettriche di Bosco e quindi di Marra.
Il ritorno avviene sulla carrareccia che attraversa i coltivi della piana del Cogno, la morena dell'antico ghiacciaio dell'Alta Val Parma, il più grande ghiacciaio dell'appennino settentrionale qui esistente fino a soli 20.000 anni fa.
Svoltato a destra sulla provinciale dopo pochi metri la si lascia a sinistra per seguire un sentiero (che altro non è che il continuo della condotta forzata dell'acqua già percorsa in precedenza) che giunge al bacino di Bosco e da qui al punto di partenza.