Presenza di acqua: SI - nei paesi di Casarola e Riana.
Aree di sosta/attrezzature fruizione: Tavoli con panche, pannelli informativi
Questo percorso fa parte di tre itinerari tematici realizzati tra i paesi di Casarola e Riana, in Val Bratica, una delle aree meno conosciute e più affascinati del Parco, stretta e selvaggia vallata a cavallo tra i Comuni di Monchio delle Corti e Corniglio.
Il percorso, dedicato alla "cultura", è estremamente corto e consente ai visitatori di "leggere" il paesaggio e il territorio attraverso l'opera di Attilio Bertolucci, uno dei più importanti poeti italiani contemporanei, che ebbe le sue radici proprio in questi luoghi ove trascorse un periodo della sua vita e scrisse parte della sua produzione letteraria.
L'itinerario, un breve e semplice anello che attraversa i piccoli centri di Casarola e Riana, è interamente dedicato ad Attilio Bertolucci e alle sue opere.
Attilio Bertolucci (Parma 1911 - Roma 2000), considerato uno dei maggiori poeti italiani contemporanei, ci ha lasciato numerosi ed importanti lavori letterari; le opere giovanili Sirio (1929) e Fuochi in novembre (1934), altri libri di poesie come Viaggio d'inverno (1971), La camera da letto (1984-1988), Verso le sorgenti del Cinghio (1993) e La lucertola di Casarola (1997), oltre alle raccolte di scritti in prosa Aritmie (1991) e Ho rubato due versi a Baudelaire (2000).
La famiglia paterna del Poeta era originaria di Casarola, e l'intenso legame di Bertolucci con questi luoghi è presente in tutte le sue raccolte poetiche, nelle quali sono frequenti i riferimenti all'Appennino e, in particolare, alla Val Bratica.
L'intero percorso è punteggiato da pannelli contenenti alcune delle sue più celebri poesie dedicate a questi luoghi, a questa natura e a queste genti.
Dalla piazzetta dove è posta la bacheca che ne segna l'inizio, il sentiero si inoltra nella parte alta dell'abitato di Casarola, fino a raggiungere l'antica e bella casa della famiglia Bertolucci, dove un pannello ricorda la vita e le opere del Poeta.
Si percorre a ritroso un brevissimo tratto del sentiero e, abbandonato rapidamente il paese, l'itinerario attraversa docili pendii contornati da prati e pascoli e si dirige verso l'abitato di Riana, che si raggiunge dopo qualche centinaio di metri, dopo aver attraversato il torrente Bratica.
Il percorso attraversa Riana, costeggiando anche l'antica corte Fontechiari (1650-1859), la vecchia fontana e la Chiesa del Paese, per poi attraversare la strada provinciale e scendere nella parte sottostante l'abitato.
Poco prima di un vecchio mulino sulle sponde del Bratica, il percorso propone al visitatore una possibile e breve deviazione verso sinistra dove una bella mulattiera conduce ad un secolare castagneto. Ai margini della strada che attraversa il castagneto, stretta tra antichi muretti a secco, c'è una bacheca nella quale un testo di Paolo Lagazzi (tra i maggiori esperti dell'opera di Bertolucci) descrive il rapporto tra il Poeta e l'Appennino.
Immersi in un paesaggio di rara bellezza, le suggestioni evocate dai versi di Bertolucci accompagnano in un breve viaggio, emozionale più che fisico, lungo questi boschi.
Per chi non intende fare la deviazione per il castagneto di Riana il sentiero sale verso Casarola, passando in sponda destra del Torrente Bratica, e dopo alcune centinaia di metri all'interno del paese, conduce al punto di partenza.