Parchi del Ducato
Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale
Parco dei Boschi di Carrega
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La faggeta di Maria Amalia

A piedi         Elevato interesse: flora Elevato interesse: storia 
  • Tempo di percorrenza: itinerario breve: 1 ora; itinerario lungo: 2,5 ore
  • Difficoltà: semplice

E' un bosco di alto fusto di circa 2 ha di estensione  impiantato nei primi decenni dell''800 nell'ambito degli interventi forestali voluti da Maria Luigia d'Austria.

La faggeta presenta notevole interesse naturalistico e storico-culturale. Il faggio è una specie caratteristica di quote più elevate: gli esemplari presenti nel Parco si sono tuttavia ben adattati al microclima umido e fresco, determinato dalla presenza del Rio Buca Pelosa. Nel sottobosco, alla fine dell'inverno è possibile ammirare le splendide fioriture della flora effimera, ricca di specie dai colori diversi.
All'interno della faggeta si trova la Grotta di Maria Amalia, bagno campestre voluto dalla Duchessa di Borbone alla fine del '700. Concepito come bagno campestre, era formato da un insieme di vasche e serbatoi alimentati da acque sotterranee e da una grotta sferica rivestita in tufo e pietra spugna. Il bagno è stato restaurato dal Parco nel 1993 e reso accessibile al pubblico con interventi di sistemazione della sentieristica.
E' percorribile con un itinerario breve che attraversa, nel primo tratto, la secolare faggeta e prosegue in un bosco ceduo di querce e castagni. Un percorso più lungo segue tutta la vallecola del rio Buca Pelosa e conduce al grande faggio, un esemplare isolato di notevoli dimensioni, caduto a terra sotto il peso della forte nevicata della primavera 2003. Costeggiando la riva destra del Rio ci si avvicina a Monte Castione.

Faggeta di Maria Amalia
Faggeta di Maria Amalia
(foto di PR Boschi Carrega)